GOSCINNY Rene'

GOSCINNY, RENÉ (1926-1977, Francia)

Cresciuto in Argentina dall'età di due anni, debutta con poco successo come disegnatore nel 1943-44. Nel 1945 sbarca negli USA nonostante una conoscenza dell'inglese appena rudimentale e collabora con Harvey Kurtzman e i gruppo dei fondatori di MAD, la rivista di satira a fumetti più famosa di ogni tempo.

Tornato in Europa pubblica le sue prime storie sul settimanale LA LIBRE BELGIQUE disegnando le avventure poliziesche di Dick Dicks (ma siccome odia disegnare le auto, i protagonisti si inseguono_ a piedi). Sollecitato a proporre sceneggiature, abbandona via via il disegno e già nel 1952 fornisce qualche storia a Uderzo (per Johan Pistolet e Luc Junior), che appaiono sul supplemento di un quotidiano belga. Nel 1952 realizza qualche storia per L'Oncle Paul disegnata da Eddy Paape e dal 1955 scrive i testi per Lucky Luke, creato da Morris, collaborazione che non si arresterà che alla sua morte.

Parallelamente collabora a TINTIN per cui crea Spaghetti (1957, disegnato da Attanasio), Oumpah Pah (1958, disegnato da Uderzo) e Strapontin (1958, disegni di Berck).

Collabora anche alla elaborazione di una carta dei diritti dei disegnatori che gli attira il rancore di parecchi editori. Così fonda assieme a Charlier, Uderzo e Jean Hebrard una piccola casa editrice, Edi-france. La situazione si sblocca nel 1958 e assieme al pubblicista François Clauteaux elabora il progetto di PILOTE, la più bella rivista di fumetti di ogni tempo, che uscirà l'anno dopo. Di PILOTE Goscinny sarà redattore-capo fin dal primo numero su cui firma, come sceneggiatore, Le Petit Nicolas (disegnato da Sempé) e soprattutto Asterix disegnato da Uderzo.

Di questo periodo leggendario sono molte creazioni come Tromblon et Bottaclou (1962, disegni di Godard), la rubrica dei Dingodossiers (1965) in collaborazione con Gotlib, Iznogoud (1962, disegni di Tabary) per la rivista RECORD, e poi per PILOTE. Nel 1965 assieme a Tabary crea anche Corinne et Jeannot per VAILLANT. Dal 1968 anima le pagine d'attualità di PILOTE e, assieme a Gébé, Fred e Gotlib guida il Feu de Camp du Dimanche Matin (1969) su Europe 1.

Nel 1972 una svolta epocale: alcuni disegnatori si "ribellano" allo "strapotere" degli sceneggiatori: Claire Bretecher, Gotlib e Mandrika lasciano PILOTE e lanciano in propriouna rivista, l'ECHO DES SAVANES, presto seguiti da molti altri. È così che nel 1974 Goscinny lascia il posto di redattore-capo a Guy Vidal, restando però direttore di PILOTE fino al 1974, quando si dedica solo all'attività di seceneggiatore. È l'inizio di un inarrestabile declino che porterà, in una decina d'anni, alla decadenza e scomparsa di quasi tutte le riviste di qualità. Grande scopritore di talenti, energico e inesauribile, Goscinny fece di PILOTE un laboratorio per autori, affermati e non, frizzante e scoppiettante come nessun'altra rivista precedente e posteriore.

Se l'immortalità è sicuramente dovuta al successo planetario di Asterix, non bisogna però dimenticare il contributo fondamentale dato a tante serie, caratterizzate da un humor intelligente e incontenibile, da cui è impossibile non lasciarsi coinvolgere. Per questi motivi è da ritenere uno dei più grandi fumettisti di ogni tempo.