JANRY

JANRY [JEAN-RICHARD GEURTS; Belgio]

Nasce a Jadoville (Congo o Zaire) il 2 ottobre 1957 da genitori belgi. Trascorsa buona parte dell'infanzia in Zaire, Janry ritorna in Belgio all'età di 14 anni. Debutta come assistente per Francis che realizza una serie dal titolo "Les Pikelsteiner". Nel 1975 incontra Tome a un corso di Fumetto e scatta subito la simpatia. Tra i professionisti che visionano le opere degli allievi del corso c'è Dupa che sta cercando un assistente e sceglie Janry, mentre Tome parte per il servizio militare. Al suo ritorno i due si scambiano i ruoli ed è Janry a partire per la Naja. Dupa si ritrova così con due aiutanti. I due lavorano su Chlorophylle e fanno i decori per Cubitus, ma hanno modo di dare una mano anche a Turk e De Groot per Léonard e Robin Dubois. Un giorno del 1980 si recano alla sede di SPIROU per consegnare dei lavori di Dupa e il redattore-capo offre loro di fare qualche lavoretto. Si tratta di illustrazioni per rubrichette e articoli, giochi… Poco a poco i due si guadagnano uno spazio maggiore, ma l'occasione d'oro arriva quando Fournier abbandona Spirou e l'editore cerca un rimpiazzo. Richiesto di proporre un soggetto, Tome chiede di lavorare con Janry. I due preparano così un racconto breve, "La voie sans maître" (1981). Nonostante ci siano già all'opera Nick Broca e Cauvin, la redazione si accorge del valore dei due e in breve tempo gli affida la pesante eredità di proseguire Spirou In occasione del 45° anniversario, richiesti di fare una storia breve storia commemorativa, i due decidono di raccontare l'infanzia di Spirou. Un paio d'anni dopo, quando l'editore cerca il modo per avere ogni settimana Spirou sul giornale SPIROU, ci si ricorda del Piccolo Spirou e la serie parallela nasce (1988). Il grande successo arriva rapidamente e Janry vi si dedica, da allora, completamente. Grandi artefici di gag, sia grafiche che scritte, Tome & Janry si propongono come una delle coppie migliori del fumetto franco-belga: sono riusciti nella difficilissima operazione di rinnovare il "loro" Spirou, senza stravolgere la sua personalità.