KUBERT Joe

JOE KUBERT [1926, Stati Uniti]

Tra il 1944 e il 1950 lavora alla DC (allora National Publications) prima su Hawkman, poi su Flash e in seguito Sargon, Wildcat, Zatara, Vigilante e altri. Il suo primo eroe fisso è Johnny Quick (dal n.85 di More Fun, matite di Mort Meskins) 1943/44; Vigilante (matite di Mort Meskins) appare su Action Comics dal n.59, 1943/44; il primo Hawkman esce su Flash Comics n.62 (35 storie), poi su All Star Comics (12 storie) e su Brave and the Bold (6 storie nel 1958/59).
Collabora anche con la Avon Publications per cui disegna molte storie fantastiche o di fantascienza per Eerie o Strange Worlds, come pure dei western come Jesse James (su matite di Carmine Infantino, amico fin dall'adolescenza) e Alabam (1953) pubblicati su Jesse James.
Altre storie western appaiono nel 1953/54 sulle pagine di Kid Colt, della Timely/Atlas (che più tardi diventerà Marvel).
Agli inizi dei '50 gli USA s'impegnano nella guerra di Corea e Kubert, richiamato, passa un anno e mezzo in Germania. Al ritorno, dopo una breve collaborazione alla EC Comics, mette a punto, con l'amico Norman Maurer (avevano frequentato insieme le superiori) e il di lui fratello Lenny, il procedimento per il fumetto in 3-D, di cui depositano un brevetto. Kubert l'aveva visto applicato su una rivista fotografica tedesca e gli venne l'idea di adattarlo anche al fumetto (4). Il primo albo in 3-D è di Mighty Mouse (per l'editore St. John) e vende più di 1.250.000 copie. Seguiranno storie umoristiche, horror, per adolescenti, preistoriche, ecc.
Per St. John crea anche vari personaggi, come Tor, progettato sulla nave che riportava in America le truppe dalla Germania (1952).
Dal 1956 al 1958 riprende a collaborare con la DC con serie come Vicking Prince (su Brave and the Bold dal n. al n.24, 1955/57) scritta da Bob Kanigher (e qualche episodio da Bill Finger). Kubert crea, scrive e disegna Firehair e Tor, mentre Kanigher crea Enemy Ace e Sgt. Rock (il cui 1° episodio è disegnato da Ross Andru), di cui Kubert, oltre ai disegni, scrive anche qualche storia. Il primo Sgt. Rock appare sul n.83 di Our Army at War (1959) e prosegue ininterrottamente per oltre trent'anni; dal n.302 diventa Rock e continua fino al 1988. A partire dal n.242 Kubert si dedica soprattutto alle copertine. Dal 1953, su Star Spangled War Stories, Kubert disegna anche altri racconti di guerra e dal 1954 su Our Army at War, All American Men of War, Our Fighting Forces; dal 1958 per G.I. Combat, tra il 1964 e il 1966 racconti per Captain Storm e Sea Devils.
Per la Atlas appaiono storie di guerra nel 1955 su War Comics, Battle, Battle Action, ecc.
Dal 1965 al 1967 Kubert disegna una strip dal titolo "Tales of the Green Berets", che raccoglie subito grande successo, ma i testi sfumano presto sulla politica e l'autore preferisce abbandonare.
Subito dopo Carmine Infantino diviene direttore della DC Comics e chiede a Kubert di fare l'editor (supervisore) su varie serie: Tomahawk, Firehair, Tor, che hanno vita breve e Rima e Tarzan, che incontrano invece un grande successo. Kubert supervisiona Tarzan dal n.207 (4/72) al n.258 (2/77), ma disegna solo fino al n.235. Supervisiona anche Korak -che dal n.60 diviene Tarzan Family- dal n.46 al n.66 (1976), e di cui disegna quasi tutte le copertine.
Kubert scrive i testi per Tarzan e per Rima adattando questi ultimi dal romanzo "Green Mansions".
Verso la seconda metà dei Settanta molte testate chiudono i battenti (Korak e Tor, 1976, Tarzan, Ragman e Blitzcrieg nel '77…), Kubert ne approfitta per aprire, nel settembre 1976, la "Joe Kubert School of Cartoon and Graphic Art" che esiste tutt'ora, un sogno vecchio di una decina d'anni.
Nel 1977, assieme a Yvan Snyder, lancia una rivista, Sojourn, di cui però escono due soli numeri. Seguono vari progetti per strisce quotidiane, ma l'unico a vedere la luce è la ripresa di Big Ben Bolt, sul quale collaborano vari studenti, ma su cui finisce per lavorare soprattutto Kubert. Come anche la ripresa di Winnie Winkle, che era firmata JKS (Joe Kubert School). Lavora anche sulla ripresa di Terry and the Pirates (quattro settimane di strip e 13 settimane di story-board), di cui pare imminente un lancio cinematografico, ma il progetto abortisce. Nel 1983 crea per la DC The Redeemer, una serie che, per il difficile momento, non viene pubblicata.
Nel 1991 inchiostra il n.31 del Punisher War Journal le cui matite sono del figlio Andy. Lo stesso anno crea Abraham Stone (che realizza integralmente, lettering compreso, che esce nel 1992; in Italia su Ken Parker Magazine) per la Strip Art Features di Erwin Rustemajic, che è anche il suo agente.
Per il suo lavoro Joe Kubert ha ricevuto numerosi prestigiosi premi, come quello per il miglior libro straniero al Salone di Angoulême (gennaio 1998) per il suo libro "Fax from Sarajevo". Alla Lucca marzolina il Direttivo di Lucca Comics gli ha attribuito una targa quale riconoscimento per la sua carriera fumettistica.