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MORRISON Bill

MORRIS (Maurice de Bévère, 1923, Belgio)

Nasce il 1 dicembre 1923 a Courtray (Belgio). Fin dall'infanzia manifesta notevole attitudine al disegno (come scoprono i suoi insegnati gesuiti che vengono da lui regolarmente caricaturati, e che fungeranno da modelli per i becchini della varie storie di Lucky Luke). Dal 1940 al 1942 segue i corsi di disegno per corrispondenza di Jean Image. Nel 1943 lavora nello studio d'animazione belga CBA, dove ha modo di conoscere Franquin, Peyo, Paape, ecc.

Nel 1945 disegna copertine e illustrazioni (circa 300) per il giornale belga LE MOUSTIQUE, nel 1946 assume lo pseudonimo di Morris per disegnare Lucky Luke cbe appare nel Natale dello stesso anno sull'ALMANACCO SPIROU 1947 con "La mine d'or de Dick Digger". La stessa storia viene ripresa nel n.478 di SPIROU nel 1947.

Nel 1948 Morris si trasferisce negli USA assieme a Franquin e Jijé; là,.dopo un breve periodo in Messico inizia a lavorare per i comic book ed ha modo di conoscere Harvey Kurzman e Jack Davis, futuri fondatori di MAD, mentre a New York Jijé gli fa conoscere René Goscinny. Durante il periodo americano continua anche a produrre Lucky Luke per le edizioni Dupuis.

Nel 1949 esce il 1° album di Luky Luke: "La mine d'or de Dick Digger".

Dal 1951 Morris inizia ad introdurre in Luky Luke dei personaggi storici, i primi sono i fratelli Dalton. Nel 1952 ritorna in Belgio e, nel n.906 di SPIROU (agosto) esce "Des rails sur la prairie", la prima storia sceneggiata da Goscinny.

Nel 1960 "Sur la piste des Dalton" introduce Rantanplan; il cane più stupido di tutto l'ovest è ovviamente una parodia di Rin-tin-tin. Molti anni dopo avrà una serie tutta sua.

Nel 1962 esce in album "Billy the Kid", la cui 1ª tavola, in cui Billy ancora neonato succhia la canna di una pistola, viene censurata. Anni dopo, nel 1966, Morris ridicolizza sul giornale studentesco belga LE POINT la censura cui è soggetto nelle Ed. Dupuis.

Nel 1967 nasce su SPIROU n.1392 la "Chronique du 9ème art", una rubrica a cura di Morris e Vankeer in cui vengono presentati i maggiori disegnatori, in particolare quelli degli "Anni d'Oro" (Trenta e Quaranta).

È il 1968 quando, dopo aver completato "Le pied tendre", (SPIROU n.1556), Morris lascia le Ed. Dupuis e passa alle Ed. Dargaud. Il 4 aprile debutta su PILOTE, (n.441), con "Dalton City".

Nel 1971 esce in Belgio il primo cartone animato su Luky Luke, "Daisy Town", realizzato da Morris e Goscinny per Belvision.

Nel 1974 le Ed. Dargaud lanciano, in marzo, il mensile di Luky Luke; resisterà per soli 12 numeri, fino al febbraio 1975.

Nel novembre 1977 muore Goscinny, ed esce l'ultimo album sceneggiato da lui "Le fil qui chante".

Il 1978 è l'anno di un nuovo cartone animato: "La ballade des Dalton"; è realizzato da Morris, Goscinny, Gruel e Watrin.

Nel 1980, dopo 3 anni di pausa esce un nuovo Luky Luke: "Le Magot des Dalton", su sceneggiatura di Vicq.

Il debutto della serie televisiva di Luky Luke, nel 1981, provoca un grosso sviluppo del merchandising del personaggio. L'anno dopo esce "Sarah Bernhardt", il 50° albo di Luky Luke, sceneggiato da Fauche e Léturgie.

Nel 1984 esce sulla tivù francese una serie di 26 cartoni animati di Luky Luke.

Nel 1987 le Ed. Dargaud festeggiano i 100 MILIONI di album di Luky Luke venduti. A settembre esce il 1° albo di Rantanplan "La mascotte", per il quale Morris si avvale di un collaboratore nei disegni,.M.Janvier.

Nel 1991 Morris si mette in proprio fondando una propria casa editrice, Luky Production, che edita Lucky Luke e Rantanplan, affiancati poi da Kid Luky, in ragione di un albo di ognuno all'anno. Nello stesso anno Ternce Hill porta Luke sullo schermo per una serie di telefilm.

1996: Luky Luke compie i suoi primi 50 anni, festeggiati con successo immutato. Le vendite assommano ormai a oltre 250.000.000 di albi.

Con la gag nel sangue, Morris -il cui nom de plume è tutto un programma, dato che in francese si pronuncia come Maurice, il suo vero nome- ha realizzato per tanti anni una simpatica parodia del western che è poi sopravvissuta anche al declino del genere in virtù della sua notevole carica umoristica. Provetto regista, è abilissimo a far recitare i personaggi fondendo mirabilmente testi e disegni. A quanti gli rimproverano una certa ripetitività nel segno, si può facilmente contrapporre come invece la composizione fumettistica delle storie sia del tutto ineccepibile. La mescolanza di fantasia coi temi storici, l'introduzione (parodiata) di personaggi reali, come di famosi attori di cinema, le battute sempre misurate ed intelligenti (che hanno certamente un peso nell'attirare il pubblico adulto, che è ancora assai numeroso tra i lettori), sono certamente tra gli ingredienti di un successo che non conosce età, né confini.



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