1915: Renato Serra, critico e letterato cesenate di trentun anni, è sul fronte del primo conflitto mondiale. Una pallottola lo uccide il 20 luglio.
È così che inizia questa storia.
Una storia che riflette sul valore del tempo e che ci accompagna nella vita di un ragazzo che non è mai diventato vecchio, che non ha potuto superare i trentun anni.
Un giovane intellettuale che si è sempre definito come un semplice "lettore di provincia" e che tuttavia ha segnato la storia della sua città, Cesena, come scrittore e rettore della Biblioteca Malatestiana.
È la voce dello stesso Serra che ci racconta la sua infanzia a Cesena, gli studi a Bologna con Carducci e D'Acri, la vita militare, la parentesi a Firenze, tante giornate oziose e solitarie, tanti progetti destinati a essere stroncati prematuramente.
Sempre lui ci parla dei suoi amici. Di Ferruccio, Ambrosini, Carli, intrecciando le proprie vicende private con le riflessioni di critico, che trovano personificazioni "fisiche" in Kipling, Machiavelli, Petrarca, Pascoli, Fra' Michelino, coi quali si rapporta, discute faccia a faccia in incontri al limite dell'immaginazione.
Una biografia che procede attraverso "frammenti" di lettere e di opere di Serra, dall'Esame di coscienza di un letterato fino al Diario dal fronte, all'ultimo giorno, all'ultimo gesto di "uscire dalla trincea" che potrebbe essere stato, al di là dell'infondata tesi del suicidio, comunque una scelta ultima, non casuale, di libertà e autodeterminazione.
L'obbiettivo dell'opera è quello, nel pieno rispetto della vita e della persona del protagonista, di rappresentare un Serra ragazzo, vivo, anche ironico, ripulito dalla polvere dell'accademismo.
Una persona vera con tutti i suoi pregi, difetti e limiti.
Andrea Meucci e Giorgio Carta danno una loro interpretazione che non mira all'esaustività o alla filologia né, tantomeno, all'apologia.
Solo una storia e, come direbbe Serra, una storia che non può pretendere di essere "vera" (il fatto è una cosa, il racconto del fatto, altra cosa: avrebbe asserito) ma che coniuga la necessità di riassumere le vicende private del personaggio con una pura volontà di intrattenere il lettore attraverso la freschezza di un media agevole e diretto come quello fumettistico.
È così che inizia questa storia.
Una storia che riflette sul valore del tempo e che ci accompagna nella vita di un ragazzo che non è mai diventato vecchio, che non ha potuto superare i trentun anni.
Un giovane intellettuale che si è sempre definito come un semplice "lettore di provincia" e che tuttavia ha segnato la storia della sua città, Cesena, come scrittore e rettore della Biblioteca Malatestiana.
È la voce dello stesso Serra che ci racconta la sua infanzia a Cesena, gli studi a Bologna con Carducci e D'Acri, la vita militare, la parentesi a Firenze, tante giornate oziose e solitarie, tanti progetti destinati a essere stroncati prematuramente.
Sempre lui ci parla dei suoi amici. Di Ferruccio, Ambrosini, Carli, intrecciando le proprie vicende private con le riflessioni di critico, che trovano personificazioni "fisiche" in Kipling, Machiavelli, Petrarca, Pascoli, Fra' Michelino, coi quali si rapporta, discute faccia a faccia in incontri al limite dell'immaginazione.
Una biografia che procede attraverso "frammenti" di lettere e di opere di Serra, dall'Esame di coscienza di un letterato fino al Diario dal fronte, all'ultimo giorno, all'ultimo gesto di "uscire dalla trincea" che potrebbe essere stato, al di là dell'infondata tesi del suicidio, comunque una scelta ultima, non casuale, di libertà e autodeterminazione.
L'obbiettivo dell'opera è quello, nel pieno rispetto della vita e della persona del protagonista, di rappresentare un Serra ragazzo, vivo, anche ironico, ripulito dalla polvere dell'accademismo.
Una persona vera con tutti i suoi pregi, difetti e limiti.
Andrea Meucci e Giorgio Carta danno una loro interpretazione che non mira all'esaustività o alla filologia né, tantomeno, all'apologia.
Solo una storia e, come direbbe Serra, una storia che non può pretendere di essere "vera" (il fatto è una cosa, il racconto del fatto, altra cosa: avrebbe asserito) ma che coniuga la necessità di riassumere le vicende private del personaggio con una pura volontà di intrattenere il lettore attraverso la freschezza di un media agevole e diretto come quello fumettistico.
ISBN: 9788898439348
Formato: 21x28,5
Pagine: 64
Colore: Colore
Caratteristiche: Brossurato
Formato: 21x28,5
Pagine: 64
Colore: Colore
Caratteristiche: Brossurato
Disegnatore | Sceneggiatore |
CARTA Giorgio | MEUCCI Andrea |