FILIPPUCCI Lucio

FILIPPUCCI, Lucio

Nasce a Bologna il 30 novembre 1955, ma vive e lavora a Scascoli. Dopo avere conseguito il diploma di Liceo Artistico, nel 1975, comincia a lavorare per l’Edifumetto di Renzo Barbieri, disegnando per le varie collane dell’editrice e realizzando alcuni episodi del fumetto erotico Biancaneve. Un anno più tardi, sia per la passione che nutre verso il colore sia per una innata voglia di cambiare, lascia l’Edifumetto e inizia dei lavori nel campo della pubblicità e dell’editoria per l’infanzia.

Ma la passione per il fumetto, mai sopita, lo porta nel 1979 ad intraprendere una collaborazione con il Corrier Boy, testata nata sulle cenere del Corriere dei Ragazzi, portando avanti la serie Chris Lean già iniziata da Milo Manara e Luigi Piccatto. Dopo il fallimento di Corrier Boy torna all’Edifumetto dove realizza una quarantina di albi di collane diverse come Telefilm proibiti, Cronaca nuda, Flash e Raimbo. Disegna le matite anche per una serie non erotica ma di poca fortuna, I ragazzi della IIIB, inchiostrata da Giovanni Romanini, autore con il quale inizia una collaborazione che lo porterà a realizzare due cartonati per l’editore Albi Michel. Sempre con Romanini realizza due fortunate collezioni di stikers per la Panini (Fantastikers e Ecostikers) e una per la De Agostini (Topstikers).

Per la Sperling&Kupfer illustra Manuale di autodifesa televisiva, di Patrizio Roversi, e per la Longanesi illustra Manuale di una Tap Model, di Siusy Blady, e comincia una collaborazione fissa con la rivista Diva della Glittering Images, producendo tavole erotiche.

Nel 1982 due suoi libri games per ragazzi, Quel tunnel sotto la scuola e Il ritorno dello stregone nero, vengono premiati al premio Lunigiana.

Nel 1992 approda alla Sergio Bonelli Editore dove trova un ambiente ideale per costruire, dopo tanto girovagare e saltare da un genere all’altro, finalmente uno stile personale e riconoscibile e dove incontra Alfredo Castelli, che lui stesso definisce “un collaboratore ideale e un amico”. Entra a far parte dello staff dei disegnatori di Martin Mystère realizzando la sua prima storia di 16 pagine, “Miniere e lattine”, per il Comune di Milano e indirizzata alle scuole.

Seguono altre due storie, una edita da Sorrisi&CanzoniTV nel 1992, e un’altra apparsa a puntate sul quotidiano Il Giorno nel 1993 e riproposta da Bonelli nell’albo dal titolo “L’Amuleto di Tin Hinan”, per l’occasione corredata da una splendida cover realizzata dal copertinista titolare del personaggio, Giancarlo Alessandrini.

Ha inoltre illustrato due libri, Martin Mystère il Detective dell’Impossibile e La Spada di Re Artù, passando poi ad essere il valido interprete del Docteur Mystère.