Tre storie durissime, narrate con ritmo e tensione: Baru dimostra ancora una volta come il suo genio si declini perfettamente su tematiche sociali e storie "impegnate". Dalle banlieues francesi – di cui in un racconto prevede la rivolta con diversi mesi d'anticipo – all'Irlanda del Nord, l'autore ci fa immediatamente innamorare dei suoi personaggi, siano essi degli sbandati di periferia o dei musicisti rock. E i riferimenti che si colgono sono molteplici: che Baru si rifaccia al Romeo e Giulietta di Shakespeare o alla situazione sociale e politica contemporanea, colpisce sempre nel segno. Tre storie avvincenti, tre piccoli gioielli narrativi.
BARU (pseudonimo di Hervé Baruléa) è nato nel 1947 in Francia, da padre emigrante italiano e da madre bretone, ed è arrivato ai fumetti solo nel 1975. Dotato di un talento narrativo straordinario e di un segno molto potente, già con la sua opera prima Quéquette blues (1984), un racconto commovente e parzialmente autobiografico della vita quotidiana dei bambini della classe operaria francese, Baru riceve l'Alfred, prestigioso premio del Festival di Angoulême, che lo rivela al grande pubblico. Seguiranno, sempre per Dargaud, La Piscine de Micheville e altri due libri di Quéquette blues, per Futuropolis La Communion du Mino e Vive la classe. Per "L'Écho des Savanes" realizza Cours Camarade e Verso l'America (Alph'Art come miglior libro di Angoulême 1991), co-scritto con Jean-Marc Thévenet, raccolti poi in volume da Albin Michel. Per la prestigiosa casa giapponese Kodansha nasce L'Autoroute du Soleil, pubblicato in origine sulle pagine di "Comic Morning", la celebre rivista giapponese edita proprio da Kodansha (1.200.000 copie vendute ogni settimana), e poi uscito finalmente anche in Francia con un successo formidabile di critica e pubblico (Prix Alfred ad Angouleme nel 1996, e premio dei librai e dei lettori francesi nello stesso anno). Questo romanzo di oltre 400 pagine rappresenta il primo vero e proprio contatto tra il manga giapponese e il fumetto europeo. Dopo questo tour-de-force grafico-narrativo, pubblica Sur la route encore (1997), Bonne Année (1998) e i quattro volumi de Gli anni Sputnik. Il primo volume de L'arrabbiato, edito in Francia da Dupuis, inaugura una nuova ed emozionante serie.
BARU (pseudonimo di Hervé Baruléa) è nato nel 1947 in Francia, da padre emigrante italiano e da madre bretone, ed è arrivato ai fumetti solo nel 1975. Dotato di un talento narrativo straordinario e di un segno molto potente, già con la sua opera prima Quéquette blues (1984), un racconto commovente e parzialmente autobiografico della vita quotidiana dei bambini della classe operaria francese, Baru riceve l'Alfred, prestigioso premio del Festival di Angoulême, che lo rivela al grande pubblico. Seguiranno, sempre per Dargaud, La Piscine de Micheville e altri due libri di Quéquette blues, per Futuropolis La Communion du Mino e Vive la classe. Per "L'Écho des Savanes" realizza Cours Camarade e Verso l'America (Alph'Art come miglior libro di Angoulême 1991), co-scritto con Jean-Marc Thévenet, raccolti poi in volume da Albin Michel. Per la prestigiosa casa giapponese Kodansha nasce L'Autoroute du Soleil, pubblicato in origine sulle pagine di "Comic Morning", la celebre rivista giapponese edita proprio da Kodansha (1.200.000 copie vendute ogni settimana), e poi uscito finalmente anche in Francia con un successo formidabile di critica e pubblico (Prix Alfred ad Angouleme nel 1996, e premio dei librai e dei lettori francesi nello stesso anno). Questo romanzo di oltre 400 pagine rappresenta il primo vero e proprio contatto tra il manga giapponese e il fumetto europeo. Dopo questo tour-de-force grafico-narrativo, pubblica Sur la route encore (1997), Bonne Année (1998) e i quattro volumi de Gli anni Sputnik. Il primo volume de L'arrabbiato, edito in Francia da Dupuis, inaugura una nuova ed emozionante serie.
| Disegnatore |
| BARU (BARULEA Herve) |
Mancolista