MAKING OF SCORPIONI DEL DESERTO

La continuazione di una grande saga necessitava di tutta una serie di elementi indispensabii: un'accurata preparazione e documentazione storica, la scelta dei personaggi giusti, la corretta percezione dello spirito che ha animato gli episodi precedenti, una sintonia creativa. Il viaggio in Etiopia di Pierre Wazem, il disegnatore che doveva reinventare una prosecuzione dell'avventura in linea coi dettami già marcati; Jean Claude Guilbert, l'amico, il giornalista, che era il testimone storico, l'erede spirituale del Pratt che aveva vissuto e conosciuto l'Etiopia e Marco D'Anna, il fotografo che doveva bloccare e visualizzare proprio quei momenti, quelle atmosfere intense e rarefatte al tempo stesso. Tutti ricercavano proprio questa magica alchimia. La traccia dello scorpione, in effetti, è un viaggio iniziatici, magico e segreto nella vera essenza dell'universo de Gli Scorpioni del Deserto.